Lettera di gandhi a hitler paintings

Sono due lettere, scritte a poca distanza l’una dall’altra: la prima nel , la seconda nel La penna è quella del Mahatma Gandhi, l’indirizzo è quello di Adolf Hitler.

I due documenti non giunsero mai a destinazione, perché la censura indiana impedì che varcassero il confine. Rimaste tra le carte del minuto avvocato, sono state conservate per molti anni e poi pubblicate in un volume che contiene tutti gli scritti del padre dell’India (Collected Works of Mahatma Gandhi, vol.

79, pp.

Lettera di gandhi a hitler paintings

).

Gandhi si rivolge al dittatore tedesco su richiesta di alcuni amici e incomincia pressappoco così: caro amico, ti scrivo perché vorrei che tu facessi il bene dell’umanità. Ingenuo finché vi pare, ma ci vuole del coraggio non indifferente per osare parole simili.

La lettera poi prosegue su questo tono, estremamente cortese, quasi fosse un invito a un the. La politica non c’entra per nulla e la richiesta è semplice: rinunciare alla guerra, anche se